Chiesa del Purgatorio

A riassumerci la storia di questa chiesetta – probabilmente costruita alla fine del XVIII secolo – è la lapide posta sulla parte superiore del portale che recita: “A DIO OTTIMO MASSIMO”

Tempio consacrato nell’anno 1793 con approvazione del Re alla Confraternita con l’epitaffio di anime del purgatorio, abbellito del nobile portale una volta nel cenobio della superba chiesa di Santa Lucia di questa città, soppresso nell’anno 1811 per comando supremo dell’ordine degli Osservanti, e ridotto in questo migliore aspetto per devozione nell’anno del Signore 1819 ad opera dei confratelli e dei cittadini.

Posta all’estremità del Corso principale di Vinchiaturo, racchiusa tra la Villa dei “Quattro Leoni” e Larghetto Dante, tale Chiesa era sede della Confraternita delle Anime del Purgatorio la cui Regola venne approvata nel 1791. Questo tempietto presenta un portale proveniente dal soppresso Convento di Santa Lucia, ottimo esempio di barocco napoletano, datato 1604. Le due colonne che affiancano il portale sono di ordine composito ed il fusto scanalato presenta nella sua parte inferiore bassorilievi con figure di puttini ed ornati vegetali. Di notevole pregio è anche la parte lignea del portale – di scuola napoletana datata 1620 – con riquadri intagliati con motivi vegetali e due figure di santi, a sinistra San Francesco d’Assisi e a destra Santa Lucia. L’interno dell’edificio di culto si presenta ad unica navata con arco trionfale e volta celestiale nella zona presbiteriale, sopraelevata dalla zona riservata ai fedeli da tre gradini dal significato trinitario. Al di sopra dell’altare, il timpano è a sua volta sormontato da due angeli che esaltano la figura di Dio e da una pala d’altare attribuita all’artista napoletano Japoce – databile 1700 – che rappresenta il Redentore nell’atto di liberare le Anime del Purgatorio. All’interno sono venerate le statue della Madonna del Fioretto, di San Giuseppe, di Sant’Antonio Abate e di San Giovanni Battista.

Molto cara alla popolazione vinchiaturese questa Chiesa è stata oggetto, negli anni recenti, di diversi restauri: il primo realizzato agli inizi degli anni ’70; l’altro nel 2000. Dall’opuscolo “Noi di Vinchiaturo” edito in occasione della riapertura al culto della Chiesa, avvenuta il 3 ottobre 1971, sappiamo che furono raccolte offerte per totali 6.371.300 Lire a fronte di una spesa complessiva per lavori di Lire 7.872.825.