Nella Chiesa vi sono “carismi diversi” e diversi “doni” dello Spirito, e “questo non deve essere visto come un motivo di confusione, di disagio: sono tutti regali che Dio fa alla comunità cristiana, perché possa crescere armoniosa, nella fede e nel suo amore, come un corpo solo, il corpo di Cristo”. Così Papa Francesco nell’udienza generale in piazzaa San Pietro. “Di fronte a questa molteplicità di carismi – ha detto Jorge Mario Bergoglio nella catechesi dedicata ai carismi nella Chiesa – il nostro cuore si deve aprire alla gioia e dobbiamo pensare: ‘Che bella cosa! Tanti doni diversi, perché siamo tutti figli di Dio, e tutti amati in modo unico’. Guai, allora, se questi doni diventano motivo di invidia o di divisione, di gelosia!”.
“Come ricorda l’apostolo Paolo nella sua Prima Lettera ai Corinzi, al capitolo 12 – ha detto ancora il Papa – tutti i carismi sono importanti agli occhi di Dio e, allo stesso tempo, nessuno è insostituibile. Questo vuol dire che nella comunità cristiana abbiamo bisogno l’uno dell’altro, e ogni dono ricevuto si attua pienamente quando viene condiviso con i fratelli, per il bene di tutti. Questa è la Chiesa! E quando la Chiesa, nella varietà dei suoi carismi, si esprime in comunione, non può sbagliare: è la bellezza e la forza del sensus fidei, di quel senso soprannaturale della fede, che viene donato dallo Spirito Santo affinché, insieme, possiamo tutti entrare nel cuore del Vangelo e imparare a seguire Gesù nella nostra vita”.
Una persona non può capire da sola se ha un carisma, è insieme alla comunità che impara a riconoscere i talenti ricevuti in dono da Dio. E quando si sono compresi i talenti occorre metterli al servizio della comunità e non essere gelosi dei talenti degli altri. Papa Francesco, a braccio, durante l’Udienza Generale parla dei carismi e della loro importanza. E per far capire che non bisogna ‘vantarsì afferma: “Tante volte, noi abbiamo sentito persone che dicono: ‘No, io ho questa qualità, io so cantare benissimo!’, e nessuno ha il coraggio di dire loro: ‘Ma, meglio che stai zitto, perchè ci tormenti tutti quando tu canti!’ Nessuno può dire: io ho questo carisma”.
“Nel linguaggio comune, quando si parla di carisma, si intende spesso un talento, un’abilità naturale. Così, di fronte a una persona particolarmente brillante e coinvolgente, si usa dire: ‘È una persona carismatica. Cosa significa, non lo so: ma è carismatica!”. Nella catechesi dell’udienza generale di oggi, Papa Francesco ha incentrato la sua meditazione sulla diversità dei carismi e ha usato anche
l’ironia per rispondere alla domanda: “Che cos’è esattamente un carisma? Come possiamo riconoscerlo e accoglierlo? E soprattutto: il fatto che nella Chiesa ci sia una diversità e una molteplicità di carismi, va visto in senso positivo, come una cosa bella, oppure come un problema?”. Papa Francesco ha sottolineato che chi ha carisma, chi ha questo dono “non è più bravo degli altri”, è un regalo che Dio gli fa.
In aula Paolo VI, prima dell’Udienza, il Papa ha incontrato un gruppo di bimbi disabili e di partecipanti al pellegrinaggio promosso dall’Istituto secolare piccole apostole della carità ‘La nostra famiglia’, in occasione del 60/mo della fondazione da parte del beato Luigi Monza.
da www.avvenire.it