“Fra Immacolato e la sofferenza: fortezza nella debolezza”, questo il titolo del convegno svoltosi il 27 ottobre u.s. nella Chiesa della Santa Croce in Vinchiaturo.
L’esecuzione del canto “Flos Carmeli” da parte della corale “Giovanni Brandi”, ha dato l’avvio all’incontro, rappresentando un momento di elevazione spirituale.
Don Fabio di Tommaso, parroco della Santa Croce e postulatore della causa di beatificazione di Fra Immacolato Brienza, in qualitá di moderatore del convegno, ha introdotto lo stesso, raccontando, in breve, la vita del carmelitano scalzo, costretto in un letto di sofferenza per quasi 51 anni, da una grave e dolorosissima malattia: la osteomielite deformante. Aldo, questo il suo nome di battesimo, si ammala quando ancora non aveva compiuto 16 anni. La preghiera per la sua guarigione, pian piano si trasforma in un atto di rassegnazione, che diventa accettazione e, quindi, ringraziamento per quanto il Signore gli sta donando. Offre le sue sofferenze per la santificazione dei sacerdoti e per la conversione dei peccatori.
Interessante, poi, l’intervento del prof. Giuseppe Biscotti che, dopo aver raccontato qualche aneddoto della vita del frate, si è sbilanciato auspicando la sua canonizzazione entro il 25 esimo anniversario dalla morte, che ricorrerá il prossimo 13 aprile 2014.
Il prof. Biscotti, peraltro, sta curando la stesura della positio super virtutibus, necessaria a testimoniare le virtù eroiche della vita del Servo di Dio Immacolato e propedeutica all’ottenimento dell’attribuzione del titolo di “venerabile”.
Anche l’intervento di don Alessandro Porfirio è stato particolarmente toccante. Il sacerdote, che ogni settimana faceva visita al frate, ha raccontato diversi episodi che attestano la straordinarietá della fortezza di spirito e della figura del carmelitano, riferendo come anche San Pio da Pietrelcina ne riconoscesse le doti di Santo e lo visitasse in bilocazione.
Don Alessandro che, tra l’altro, sta realizzando una chiesa in onore di Fra Immacolato a Roccaspromonte, paese di cui è parroco, ha poi mostrato un quadro della Madonna, opera di un artista molisano, che gli è stato donato dallo stesso frate, poco prima di morire, con l’indicazione “profetica” che sarebbe dovuto essere posto nell’opera che il sacerdote avrebbe realizzato in futuro (don Alessandro, all’epoca, non pensava minimamente alla realizzazione di una chiesa in onore del carmelitano…).
Dopo i saluti finali, il convegno si è concluso con il concerto d’organo a cura delle classi d’organo del conservatorio “L. Perosi” di Campobasso, dirette dal Maestro Colasurdo, e con l’esibizione canora dell’artista locale Emma Tontodonati.

 

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