Ricerca di comunione con Dio
Con i sacrifici, che comprendevano l’offerta di animali e di vegetali, il popolo di Israele esprimeva la ricerca di comunione o di unione con il suo Dio, che si era rivelato come il Dio dell’Alleanza. I capitoli 1-7 del libro del Levitico ci offrono una descrizione del rituale che li accompagnava. Il Levitico è il libro che più di tutti si interessa al culto, ai sacrifici e ai sacerdoti (il nome deriva da Levi, capostipite della tribù sacerdotale e dei leviti). Ecco i principali sacrifici che troviamo nella Bibbia: Olocausto: è il sacrificio nel quale la vittima viene totalmente consumata dal fuoco (dal greco òlos, “tutto” e kaustòs, “bruciato”). Oblazione: è l’offerta dei prodotti del suolo (vegetali e cereali), come la farina e le spighe di grano, le verdure e l’olio. Sacrifici di comunione: mediante questi si rendeva visibile la comunione dell’uomo con Dio, perché la vittima in parte veniva offerta a Dio e in parte era consumata dai fedeli. Erano chiamati anche “sacrifici pacifici” (in ebraico shelamìm, da shalòm, “pace”). Sacrifici di espiazione e di riparazione: erano quelli offerti per i peccati. Importante erano quelli offerti nel “Grande giorno dell’Espiazione” (lo Yòm Kippùr), come leggiamo in Lv 16. Nel tempio di Gerusalemme era in vigore l’offerta quotidiana (chiamata tamìd, “regolare”) dell’olocausto (abitualmente un agnello) e dell’incenso, al mattino e alla sera (Cfr Lc 1,9). L’offerta dei sacrifici era inserita in un rito e veniva accompagnata da preghiere e canti, come appare nei Salmi 15; 18,3-6; 42; 95; 118. Gli ebrei indicavano l’offerta presentata a Dio nel tempio con il termine qorbàn (dal verbo qaràb, “avvicinarsi”, “essere vicino”: Cfr Mc 7,11). Avvicinandosi con la propria offerta al tempio, l’uomo avvicinava se stesso a Dio, realizzando le parole di Sal 73,28; «Il mio bene è stare vicino a Dio».
Primo Gironi, biblista
“Olocausto”. La vittima viene interamente consumata dal fuoco. Il sacrificio alla divinità è presente in tutte le antiche religioni, anche nella Bibbia. ILLUSTRAZIONE DI GIAN CALLONI 2014
Tratto dal foglietto “La Domenica” del 6 luglio 2014